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Francesco Acciaiuoli è un giovane membro dell’aristocrazia gentilizia fiorentina che, quasi inconsapevolmente, assurge al vertice della splendida corte di Lorenzo il Magnifico, ricavandone improvvisamente gloria, denaro, potere.
In un susseguirsi di colpi di scena che si sviluppano attraverso il Rinascimento, nella favolosa enclave delle sue corti principali, Francesco si imbatte in molte delle grandi personalità che tratteggiano questo periodo: da Botticelli a Machiavelli, da Savonarola a Soderini, da Isabella d’Este a Pico della Mirandola, da Ludovico il Moro ad Alessandro VI, il papa Borgia.
Nel dipanarsi degli eventi, tra gli intrighi, gli omicidi e le inchieste che si susseguono, sono infine due i personaggi che si stagliano propotentemente all’orizzonte del nuovo secolo: Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti, rivali per eccellenza, si vedono assegnare dalla rinnovata repubblica fiorentina, la dipintura di due delle pareti della Sala dei Cinquecento, in Palazzo Signoria; sarà la cosiddetta “Scuola del mondo”, una sfida straordinaria di cui si parlerà in ogni corte europea.
Eppure non tutto va nella direzione voluta dai committenti: c’è qualcosa di oscuro, un fitto mistero che congiura contro la realizzazione delle opere.
Qualcuno ha interesse che nulla venga compiuto e che i due se ne vadano rapidamente da Firenze?
Chi è costui? Perché non vuole che i due affreschi vengano portati a compimento?
“La disfida mancata” è un imponente romanzo storico, una grande celebrazione del Rinascimento tutto tondo.
Ma è anche storia d’amore e d’avventura, giallo incalzante, epopea di un’età aurea destinata a restare unica e ineguagliata.