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Nel piccolo paese di Miramare viveva la bambina che sognava in arancione. Una bambina come tante, che come tante, faceva tantissimi sogni. Ma tutti in arancione. Riusciranno la sua ostinazione e l’aiuto di una saggia quercia magica a riportare tutto alla normalità?
Perché c’è solo una cosa da non fare con i sogni: spezzarli.
Ho scritto questo libro per ricordare a tutti i bambini che i sogni fatti la notte a occhi chiusi sono importanti, ma quelli fatti di giorno a occhi aperti sono mille volte più potenti.
E per ricordarlo anche a quei bambini che abbiamo smarrito dentro noi adulti, quelli che con tutte le forze ci chiedono di non dimenticare ciò che eravamo, quelli che ci chiedono di aprire i cassetti e ostinatamente di superare gli ostacoli.
È un invito a urlare “mai mai mai” e correre a perdifiato fino alla quercia sulla cima della collina.
Perché forse, alla fine, la quercia magica non è altro che la nostra forza interiore e restiamo sbigottiti quando scopriamo che sa parlare, che sa parlarci. Non dobbiamo fare altro che trovare la voglia di ascoltarla senza preoccuparci dell’opinione e dei giudizi altrui.
È un invito a immergere la mano sinistra in un sacco pieno di pietre preziose, a camminare con gli occhi chiusi all’indietro, a stare distesi su un ramo a guardare le nuvole.
È un invito a imparare a memoria il nome di tutte le stelle perché tutti noi sappiamo bene che le stelle non realizzano i nostri desideri, ma ci spronano a capire quello che davvero desideriamo.”
L’autore
E per ricordarlo anche a quei bambini che abbiamo smarrito dentro noi adulti, quelli che con tutte le forze ci chiedono di non dimenticare ciò che eravamo, quelli che ci chiedono di aprire i cassetti e ostinatamente di superare gli ostacoli.
È un invito a urlare “mai mai mai” e correre a perdifiato fino alla quercia sulla cima della collina.
Perché forse, alla fine, la quercia magica non è altro che la nostra forza interiore e restiamo sbigottiti quando scopriamo che sa parlare, che sa parlarci. Non dobbiamo fare altro che trovare la voglia di ascoltarla senza preoccuparci dell’opinione e dei giudizi altrui.
È un invito a immergere la mano sinistra in un sacco pieno di pietre preziose, a camminare con gli occhi chiusi all’indietro, a stare distesi su un ramo a guardare le nuvole.
È un invito a imparare a memoria il nome di tutte le stelle perché tutti noi sappiamo bene che le stelle non realizzano i nostri desideri, ma ci spronano a capire quello che davvero desideriamo.”
L’autore