Libreria Tarantola 1899

I Tarantola: dalle origini Catizzola ai giorni nostri a Brescia

Catizzola è un piccolo paesino di poche anime nella Lunigiana. È qui che, secondo dei 9 figli di Menotti Tarantola e Teresa Vannini, nasce nel 1898 Alfredo, uno dei capostipiti della famiglia Tarantola che portò il mestiere del libraio dalla Toscana a Brescia.

L’amore per i libri dei lunigianesi ha origini ancora più antiche, quando giovani in cerca di fortuna passarono dal vendere pietre per l’affilatura di strumenti di lavoro a “coserelle” in carta stampata: immagini di santi, calendari, almanacchi. È grazie a loro e alla loro passione per la carta stampata che la figura del libraio pontremolese divenne così famosa.
Una passione così fortemente radicata nella regione da spingere i fratelli Tarantola a varcare il passo della Cisa e per trasmettere altrove la cultura del libro. Chi a Bergamo, come Luigi, chi a Milano, come Ulisse e chi a Brescia, come Alfredo.

  • 1920

    Libreria Tarantola nel tempo

    Il periodo milanese e i primi incontri con Arnoldo Mondadori

    Prima di trasferirsi definitivamente nella provincia della Leonessa nel 1922, terminato il Servizio militare prestato in guerra nel 1920, Alfredo passa due anni ad aiutare il fratello Ulisse nelle mansioni di bancarellaio di libri a Milano. È qui, all’ombra della Madunina che Alfredo Tarantola incontra e conosce i primi editori italiani, tra cui Arnoldo Mondadori: incontri quotidiani, la mattina, alla consegna delle ultime novità librarie e la sera, per il resoconto delle vendite.

  • 1930

    Libreria Tarantola nel tempo

    La prima libreria Tarantola di Brescia

    Dopo la parentesi a Milano, Alfredo si trasferisce a Brescia, nella libreria e tipografia degli zii Vannini. L’esperienza acquisita lo spinge ad aprire, pochi anni dopo, una sua propria libreria in Corso Palestro, con la moglie Luigia.

    È il 1930 e il nome è Libreria Antica e Moderna.
    Il negozio è privo di vetrine. Un ibrido tra una libreria vera e propria e una bancarella. I libri, posti su rustici banchetti di legno, sbordano dal marciapiede ed invadono la strada. La merce, così sistemata, difficilmente può sfuggire alla vista del passante distratto.

    L’intuizione di Alfredo si rivela esatta e la libreria inizia a farsi un nome.

    Nella stessa via, dirimpettaio del negozio, viveva il Senatore Ugo da Como. Affezionatosi ad Alfredo, gli insegna a leggere e scrivere in italiano e poi ad interpretare poi la lingua latina, trasformandolo da umile negoziante a fine intenditore di libri d’arte, tanto da portarlo a collaborare con alcune delle più grandi biblioteche europee per il collezionismo di libri antichi.

  • 1945

    Libreria Tarantola nel tempo

    Il primo libro di Montanelli

    Nel 1945, grazie all’impegno di Alfredo e del cugino Antonio, esce a nome Tarantola il primo romanzo di Indro Montanelli Qui non riposano, nel quale l’autore ripercorre la propria vita politica, dal fascismo all’antifascismo.

    A causa del tema trattato, Montanelli ha faticato a trovare un editore fino all’intervento dei cugini Tarantola. L’opera avrà in seguito dodici ristampe in due mesi, venendo ristampata da Mondadori tre anni dopo.

  • 1950

    Libreria Tarantola nel tempo

    Il Gattopardo e il successo della Feltrinelli

    Negli anni ‘50, insieme al fratello Luigi, Alfredo decide di aprire due nuove librerie a San Pellegrino, nel bergamasco. Lo scopo è quello di intercettare la clientela che nei periodi estivi si sposta dalle città di Brescia e Bergamo per le località termali.

    In questa località Alfredo fa la conoscenza degli intellettuali del tempo illustri. Uno fra tutti: Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

    Nel retro della sua libreria, lo scrittore si rifugia per la stesura de Il Gattopardo.

    È proprio grazie ad Alfredo Tarantola infatti che Giacomo Feltrinelli, editore in erba, decide di pubblicare il libro nel 1958, purtroppo postumo.

    Questo libro, insieme a Il Dottor Zivago di Pasternak, decreteranno in seguito il successo della Feltrinelli.

  • 1950

    Libreria Tarantola nel tempo

    La sedia storica

    La libreria di San Pellegrino porta i Tarantola a guadagnarsi un posto d’onore nel mondo culturale degli anni.

    Simbolo di quel periodo è un particolare oggetto, una sedia, la sedia storica ora gelosamente custodita nell’attuale libreria di Brescia, sulla quale si sedettero diverse personalità, da Tomasi di Lampedusa, a Montale, Papa Giovanni XXIII, Calvino e Montanelli.

  • 1964

    Libreria Tarantola nel tempo

    Le librerie in Corso Zanardelli

    Torniamo a Brescia.
    L’attività della libreria in Corso Palestro diviene così fiorente da portare la famiglia Tarantola ad aprire altre due librerie in centro a Brescia.
    La scelta sul luogo ricade in Corso Zanardelli.
    La prima libreria, La bancarella del libro, inaugurata nel 1963 e con caratteristiche da bancarella simili alla libreria originaria, ha purtroppo vita breve e chiude sette anni dopo.
    La seconda libreria invece, aperta nel 1964 e la cui gestione viene consegnata alla figlia Silvana Tarantola, resiste fino al 2013.

    È una vera e propria casa del libro che si distingue per eleganza, ordine e ampiezza dei locali e delle vetrine.
    È in questa nuova libreria che viene collocata la ormai celebre sedia storica, dopo la chiusura delle sedi di San Pellegrino, diventando una comoda seduta per i più noti e famosi scrittori italiani e stranieri durante la presentazione dei propri libri.

  • 1970

    Libreria Tarantola nel tempo

    Le librerie di Marco Serra Tarantola

    Negli anni ‘70 l’attività di famiglia viene avviata anche dal nipote di Alfredo e figlio di Silviana, Marco.
    Con lui vengono aperte due nuove librerie, una in Corso Mameli e una in Corso Magenta.
    Con il passare del tempo tuttavia, le difficoltà e congiunture economiche portano alla chiusura delle diverse librerie Tarantola. Dopo La bancarella del libro nel 1970, è la volta, nel 1986, della storica Libreria antica e moderna, dopo la morte di Alfredo e 30 anni di attività.

    Nel 1994 e nel 1998 chiudono anche le librerie di Marco. Delle 5, rimane aperta solamente la libreria in Corso Zanardelli fino al 2013, quando si trasferisce alla sede attuale in Via Fratelli Porcellaga.

    L’attività delle librerie Tarantola come centro culturale di Brescia prosegue ora con la Libreria Tarantola 1899, con promozioni e sostegno di personalità letterarie grazie alla Casa Editrice e un puro punto di ritrovo intellettuale con il caffé letterario.
    Nel corso della sua attività Marco ha pubblicato a proprio nome più di 500 volumi e collaborato a più riprese con Rita Levi Montalcini.

    I libri sono sempre gli attori, ma attorno loro ruota un mondo vivace e sfaccettato.